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Abruzzo regione vitivinicola

La realtà vitivinicola dell'Abruzzo ha radici molto profonde. I suoi vini, già apprezzati dai Greci e dai Romani, negli ultimi anni hanno assunto un'immagine di successo, un'immagine che si è affermata grazie a nuove filosofie di produzione ed alla sensibile crescita della qualità dei vini.

La provincia di Chieti

La provincia di Chieti produce ogni anno circa tre milioni di quintali di uva da vino, e dopo la provincia di Trapani, è la seconda delle province italiane a maggior produzione vinicola. Da sola rappresenta oltre l'80% della produzione regionale. Nella provincia di Chieti si producono due delle tre DOC dell'Abruzzo: il Montepulciano d'Abruzzo (un importante rosso) e il Trebbiano d'Abruzzo (un bianco di spiccata personalità). Entrambi meritano una particolare attenzione perché raggiungono vette di indiscutibile eccellenza. 

Ortona

L'economia agricola ortonese affonda le proprie radici nella sua lunga storia;  abbiamo documentazioni che testimoniano il fervore dell’attività vitivinicola in questa parte del territorio sin dai  tempi di Gregorio Magno. Non dimentichiamo che Ortona ha sempre riconosciuto il suo porto come fondamentale per il commercio del vino verso Napoli, Roma, Venezia o Ragusa (l’attuale Dubrovnik), tanto da arrivare, nel Medioevo, ad infliggere pesanti sanzioni verso chi tentasse di imbarcare vino che non fosse prodotto nel Comune. Ortona ha sempre fondato gran parte della sua economia sulla produzione e sul commercio di vino.  Al largo del porto sono stati ritrovati dei reperti archeologici legati a questo settore, come una piccola brocca del periodo italico ed un’anfora vinaria del periodo Romano, utilizzate per la mescita e il trasporto del nettare degli  dei. Ci risulta che nel 1800 erano prodotti circa 80/90mila ettolitri di vino nel solo territorio comunale, quando oggi ne sono 4/500mila: per evitare il surplus di produzione e mantenere alto il prezzo di mercato, solo i residenti di Ortona potevano piantare nuove vigne.

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Le nostre Terre d'oro

 

L'azienda Dora Sarchese coltiva le proprie
uve in località Caldari, località Gagliarda
Alta nel comune di Ortona e nel comune di Crecchio.
 

Il massiccio della Majella

 

La Majella (o anche Maiella) è il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini continentali dopo il Gran Sasso, situato nell'Appennino centrale abruzzese al confine tra le province di Chieti, L'Aquila e Pescara e posto al centro dell'omonimo Parco nazionale della Majella. La cima più alta è il Monte Amaro, 2793 m s.l.m.

Il clima della zona è quello tipico di montagna ed alta montagna: le precipitazioni nevose sono particolarmente abbondanti, registrando spesso record di accumuli nevosi, sebbene questi siano particolarmente variabili di anno in anno. Fresco e ventilato d'estate.

La costa dei Trabocchi

 

La costa dei Trabocchi corrisponde al tratto di litorale Adriatico della provincia di Chieti (Abruzzo) segnato dalla diffusione del trabocco, macchina da pesca su palafitta. È un tratto di costa famoso in tutta Italia per la sua bellezza naturalistica e per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costa mantiene infatti le proprie caratteristiche e tradizioni. La costa non si presenta omogenea nei vari tratti che la compongono, ma, al contrario, muta notevolmente d'aspetto. Vi sono tratti di spiaggia bassa e sabbiosa (come a Francavilla, Ortona, Casalbordino, Vasto e San Salvo) e tratti a ciottolame (aFossacesia, Torino di Sangro), oltre a tratti alti e rocciosi (a San Vito Chietino e Rocca San Giovanni). La fascia costiera si fa strada tra vallate e colli che, terminando sul mare, danno vita a paesaggi e ambienti naturali di vario genere. 

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